In trecento hanno messo a ferro e fuoco il centro storico di Roma al corteo anti-coprifuoco. Da Piazza del popolo fino a piazzale Flaminio e lungotevere delle Navi con fumogeni e lanci di petardi. Due gli agenti del Reparto mobile rimasti feriti negli scontri. Entrambi hanno riportato contusioni lievi, uno è stato portato in ospedale non in gravi condizioni. Sono stati almeno 10 i manifestanti fermati e portati in Questura per l’identificazione. Sarebbero tutti italiani e appartenenti a gruppi Ultras. Come annunciato dai manifestanti, emuli di quanti la notte scorsa hanno scatenato la guerriglia urbana a Napoli, la protesta contro il coprifuoco imposto nel tentativo di scongiurare l’epidemia da coronavirus ha preso tra sabato e domenica la piega peggiore. Gli agenti del Reparto Mobile hanno caricato in piazza del Popolo. Il corteo ha poi continuato a muoversi in direzione del lungotevere verso Palazzo Marina. Distrutte macchine e cassonetti. Il corteo anti-coprifuoco, annunciato con un tam tam sui social già nella giornata di ieri, si è sciolto a notte fonda alle prime ore di stamane domenica e la situazione è tornata alla normalità. (AdnKronos)
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